LA DORATURA


GLI INDORADORI

Venezia non si distingue solo per le architetture, i dipinti e i paesaggi, ma anche per gli interni preziosi che arredano palazzi, chiese e scuole, frutto del lavoro di artigiani che, a dispetto dei secoli, hanno custodito e tramandato la loro arte.
Oggi questi mestieri si mantengono vivi grazie alla dedizione e alla professionalità di pochi maestri, che ancora utilizzano segrete tecniche di antichi procedimenti.
Gli indoradòri appliccano l'oro su manufatti in legno, stucco o altro materiale, arricchendo così intagli e sculture con lo splendore e il pregio che solo il metallo prezioso per eccellenza è in grado di offrire.



                                                           
LA DORATURA

Due sono le tecniche principali: "a guazzo" e "a missione". Nella prima, usata per gli interni, l'oro viene steso su un sottofondo, detto bolo, di terra grassa argillosa che ne permette la brunitura, ovvero la resa lucida dello stesso; la seconda, sia per interni che esterni, impiega un potente adesivo a base di vernice e olio, per questo motivo tale tecnica risulta molto resistente, ma non raggiunge la lucentezza del procedimento "a guazzo". 





La doratura all'acqua è il sistema più antico ed è adatto solo per interni. Si comincia con l'applicazione di una bagnatura di colla sulla parte da dorare e, a seguire, con la stuccatura e la gessatura. Dopo aver levigato la superficie, si applica uno strato di appretto di "bolo" sulle parti da brunirsi e, quando questo è asciutto, finalmente si applica la foglia d'oro.
Per rendere lucido l'oro si passa sulla superficie ormai asciutta la pietra d'agata e si conclude con una rifinitura di vernice protettiva. Questo è il sistema classico di doratura all'acqua.


La doratura a mistione è resistentissima ed è usata anche per tutto quello che dev'essere esposto all'aria e alle intemperie. E' il tipo di doratura che viene usato per gli stucchi decorativi, i metalli ed il cuoio, purché siano preparati per l'applicazione di mordenti grassi. 
Come per la doratura a guazzo, prevede la preparazione della superficie, stuccatura, gessatura e levigatura, poi l'applicazione del mordente alla cui asciugatura si procede con la stesura della foglia, poi finitura con vernice protettiva.







La brunitura è il processo di lucidatura che si effettua sopra la stesura della foglia d'oro per mezzo di appositi utensili che sono di pietra d'agata. Le pietre sono fissate ad un manico di legno ed hanno forme diverse a seconda della sagoma dell'oggetto da brunire. I brunitoi devono essere guidati con mano leggera, ferma e regolare, per far sì che la lamina d'oro assuma un aspetto uniforme.
Così facendo, lo strato di bolo cede e si modella sotto la costante pressione del brunitoio, sicché la lamina d'oro assumerà la lucentezza e brillantezza caratteristiche. E' importante riconoscere il giusto grado di essiccazione della superficie prima di effettuare la brunitura, condizione prima e indispensabile per ottenere un lavoro perfetto, privo di rattoppi e ondulature.










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